Mi sono riservato questa pagina dove poter lasciare frammenti di ricordi di quei giorni, vissuti con molte difficoltà nelle zone di Amatrice ed Accumoli, ma colmi di positive esperienze, senza le quali non sarei mai arrivato ad originare tutto ciò.
Così ho creato questo “cantuccio” dove depositare quegli sporadici ricordi, magari non legati prettamente alle attività svolte o slegati totalmente da queste ultime. Sono immagini di momenti che rimarranno comunque particolarmente significativi.
Come ho già detto in altre occasioni, ho conosciuto moltissime persone che si sono prodigate nei Comuni colpiti, alcune note ed altre meno note. Tra queste ultime voglio ricordare quelle che mi hanno colpito di più per la loro costante presenza, senza clamori, senza passerelle mediatiche o pubblicità, in assoluta sordina, persone che invece hanno dato moltissimo alle famiglie più bisognose. | ||
Una delle manifestazioni più sentite e suggestive fu quella del 2 ottobre 2016, dove ebbi modo di vedere comunità di fedi diverse, unite insieme. Libere da ogni barriera e da qualsiasi preconcetto, la comunità Cristiana e quella Mussulmana si resero protagoniste di un evento significativo ed emozionante. | ||
Queste immagini, a prima vista, sembrano non significare nulla, ma da un esame più attento raccontano di temperature alle quali eravamo esposti quotidianamente, a cavallo tra il periodo autunnale del 2016 e quello invernale del 2017. Talvolta io stesso stentavo a credere che nel Lazio si potesse arrivare a temperature cosi basse, praticamente polari. Vi furono giorni dove anche aprire uno sportello della macchina poteva sembrare un’impresa. | ||
Avevo acquisito una tecnica dai Vigili del Fuoco che mi permetteva di mettere in equilibrio due pietre (che li non mancavano). Posizionate una sopra l’altra in equilibrio instabile, andavano a costituire un ottimo sismografo rudimentale che operava con grandissima efficienza. Infatti, in presenza di scosse, la pietra superiore cadeva immediatamente, avvertendo l’osservatore del pericolo. | ||
La Sardegna c’è sempre stata con grande generosità nelle zone terremotate. Il mio portafortuna, se così si può dire, era una bandiera sarda che conservavo sempre nella mia borsa cosciale. La sfoderavo ogni tanto per ricordare che la Sardegna era sempre presente. Così era anche per alcuni fantastici volontari della Protezione Civile giunti dall’Isola ed impiegati nel Campo della Frazione di Saletta . | ||
Il morale del Gruppo fu di fondamentale importanza. Per questa ragione ebbe un ruolo determinante avere delle trovate che contribuissero allo scopo. Grande fu l’idea di crearci una Patch tutta nostra che, vista la richiesta dei Militari che si avvicendarono settimanalmente, fummo costretti a realizzare in due versioni. Il Totem realizzato con materiali di scarto fu poi l’apoteosi. | ||
Nell’ambito delle idee atte a tenere alto il morale, ognuno di noi cercava di aderire a questo fine in svariate maniere. C’era chi, giocherellando con qualche app, proponeva ipotetici Trailers di altrettanto improbabili film. Mi scuso per la qualità poiché trattasi di video recuperato fortunosamente e per tale ragione unico non elaborato in bianco e nero. | ||